All’indomani degli scontri che hanno portato alla sospensione della partita Serbia-Albania,
dopo la comparsa di un drone con la bandiera della Grande Albania, la
Uefa ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza su quanto accaduto a
Belgrado. Il massimo organismo del calcio europeo fa sapere che il
procedimento disciplinare nei confronti della Fedecalcio serba riguarda
il lancio di bengala e fumogeni, l’invasione di campo dei suoi tifosi e
l’insufficiente organizzazione, mentre nei confronti degli albanesi
per essersi rifiutati di giocare e l’esposizione di uno striscione
illecito. Nelle motivazioni dell’apertura dell’inchiesta non si fa mai
riferimento però al drone, la cui comparsa ha scatenato il tutto. Il
caso verrà esaminato dall’Organo di Controllo, Etica e Disciplina Uefa
il 23 ottobre e le due squadre rischiano una stangata.Quanto
accaduto nel match valido per la qualificazione a Euro 2016 è diventato
subito un caso politico e non si placano scambi di accuse e polemiche.
Sulle vicenda è intervenuto il presidente dell’Uefa, Michel Platini che
si è detto «profondamente rattristato». «Il calcio dovrebbe unire i
popoli e le nostre partite non dovrebbero essere in alcun modo mischiate
con la politica. Le scene di Belgrado sono imperdonabili» ha scritto su
Twitter il portavoce delal Uefa, Pedro Pinto. D’accordo con Platini
anche il presidente della Fifa, Joseph Blatter. « Il calcio non dovrebbe
mai essere usato per emettere messaggi politici - ha scritto su Twitter
- - Condanno con forza quanto è accaduto a Belgrado».Sugli
scontri di Belgrado è intervenuta anche l’Unione Europea. «La politica
non sia guidata dalle provocazioni da stadio, e per questo evidenziamo
l’importanza della cooperazione regionale e la prevista visita del
premier Edi Rama in Serbia dei prossimi giorni», ha detto Maja
Kocijancic,portavoce dell’Alto rappresentante Ue Catherine Ashton.Mercoledì
il capitano dell’Albania e difensore della Lazio, Lorik Cana è
rientrato nel pomeriggio a Formello. Il calciatore, coinvolto negli
scontri di Belgrado, si è presentato nel centro sportivo biancoceleste
con una vistosa fasciatura al ginocchio destro per coprire una ferita
rimediata. Cana ha poi aggiunto. «Ill peggio è stato che alcuni di noi,
me compreso, sono stati aggrediti anche dagli steward che avrebbero
dovuto garantire la nostra sicurezza. Quando abbiamo visto che anche gli
steward ci picchiavano, ci siamo detti: questo non è normale». E il
portiere dell’Albania e della Lazio Etrit Berisha ha aggiunto:
«L’atmosfera era quella di una guerra. Prima della partita sapevamo che
tutta la nazione ci stava seguendo per questo incontro importantissimo.
Abbiamo combattuto per loro». E anche sugli spalti la situazione era
piuttosto complicata come ha racconta il ds della Lazio, Igli Tare, che
era in tribuna a Belgrado. «Mi dispiace, è successo di tutto: tanta
gente in tribuna minacciava, ma altrettanta ci ha difeso con dignità.
Non mi piace fare il politico, sono un ambasciatore del mio Paese. Dico
solo che non dobbiamo guardare indietro ma avanti»Sul
fronte serbo il giocatore della Fiorentina, Nenad Tomovic ha invece
spiegato: «Il mio unico intento era quello di riportare la calma. Quello
che è successo ieri è assolutamente deprecabile -ha detto-. Noi
giocatori in panchina ci siamo accorti subito che, se la bandiera non
fosse stata portata via rapidamente da qualcuno, molto probabilmente ci
sarebbe stata un’invasione dei nostri tifosi per farla sparire, per
questo ci siamo precipitati in campo. In ogni caso il mio unico intento
era quello di riportare la calma ed insieme ad alcuni miei compagni
abbiamo anche aiutato qualche giocatore dell’Albania a rientrare negli
spogliatoi» ha aggiunto Tomovic.Siamo alle solite vediamo chi provoca è chi è il provocato ovvero vediamo chi dei 2 ha meno cervello...il resto lo lascio a voi!!!!!
GRUPPO ORGANIZZATO DI TIFOSI PADANI ROSSONERI -
L'APPUNTAMENTO E' A TUTTE LE GARE DEL MILAN AL MEAZZA IN CURVA NORD!!!
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- Milano, Insubria
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