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GRUPPO ORGANIZZATO DI TIFOSI PADANI ROSSONERI - L'APPUNTAMENTO E' A TUTTE LE GARE DEL MILAN AL MEAZZA IN CURVA NORD!!!

giovedì, novembre 5

Sem turnaa

E sì, siam proprio tornati una squadra. In questo ultimo periodo è sotto gli occhi di tutti la trasformazione che la squadra rossonera ha fatto. Non certo le seppur emozionanti vittorie a madrid o con la roma ci hanno dato questa convinzione, ma bensì l'ultima a S.Siro con le merengues. Il Milan ha dimostrato durante tutto l'incontro di essere più che all'altezza e nonostante un gol annullato possiamo essere veramente contenti. Peccato per la Dinamo di Sheva che ci stava per fare un bel regalo contro i cugini, speriamo ci pensi il grande Barcellona in modo che possa festeggiare anche calcisticamente un periodo che lì porterà verso quella che sarà la festa più grande, la festa di libertà che speriamo lì attenda dopo il 14 dicembre. Catalunia Stato!!!

martedì, luglio 28

Coraggio



«Non prenderemo più giocatori sopra i 30 anni, anche perché guadagnano molto. Punteremo su chi ha meno di 23 anni».

Silvio Berlusconi, 28/07/2009

Pare un'ottima idea, speriamo non sia un'ottima scusa...

Tra i principi ispiratori del nostro gruppo c'è sicuramente la politica societaria dell'Athletic Bilbao: giocatori Baschi e preferibilmente cresciuti calcisticamente nei paesi baschi.

Ci auguriamo che la società A.C. Milan possa intraprendere una strada simile puntando su uno zoccolo duro di giocatori giovani e padani orgogliosi di vestire la casacca rossonera con qualche innesto di fuoriclasse straniero. Attendiamo notizie.

venerdì, maggio 15

Grandi!!!

Spagna: fischi sull'inno, la tv censura Cacciato il responsabile dello sport
Coppa di Spagna tra catalani (Barcellona) e baschi (Athletic Bilbao): fischi all'arrivo del re e sull'inno
I giocatori del Barcellona esultano dopo aver vinto la Coppa contro l'Athletic Bilbao Per 4-1 (Epa)MADRID (SPAGNA) - Ha colto di sorpresa tutta la Spagna la plateale manifestazione di dissenso dei tifosi mercoledì notte a Valencia prima della finale di Coppa del Re fra Barcellona e Athletic Bilbao (vinta per 4-1 dai catalani). In tribuna c'era re Juan Carlos, come sempre del resto in occasione della finale: la coppa nazionale spagnola è infatti intitolata proprio al re (Copa del Rey). La sua presenza non era una sorpresa, come non era strano che si eseguisse l'inno nazionale prima della partita, previsto dal protocollo. Ma questa volta di fronte si trovavano due squadre provenienti da aree unite, nella diversità, dalla storica aspirazione indipendentista: i Paesi Baschi e la Cataluna. Così le due tifoserie si sono unite in una bordata assordante di fischi al momento dell'inno. Colti di sorpresa, alla regia della Tve, la televisione di stato che trasmetteva in diretta, hanno operato un immediato stacco, dando la parola agli inviati a Barcellona e Bilbao.
LICENZIAMENTO - La portata della contestazione nello stadio Mestalla di Valencia ha stupito. L'ingresso di Juan Carlos e della regina Sofia in tribuna è stato accolto dai fischi di migliaia di tifosi baschi e catalani. La stessa tempesta di fischi ha accompagnato poi l'inno nazionale, simbolo dell'unità della Spagna. Ma il «caso» è diventato poi il comportamento dell'emittente televisiva. Tve, a partita avviata si è scusata con un cartello per «l'errore umano» e ha trasmesso le immagini dell'inno durante l'intervallo, ma con inquadrature di tifosi la mano sul petto o plaudenti, e con un audio nel quale i fischi erano sovrastati dall'esecuzione musicale. «Migliaia di persone fischiano il re e l'inno nazionale e la Tve lo nasconde» titolava oggi in prima pagina il quotidiano spagnolo «El Mundo». Palazzo Reale oggi non ha fatto commenti. Li ha fatti invece il direttore generale della Tv pubblica Javier Pons, che ha annunciato l'immediata rimozione dall'incarico del direttore della redazione sportiva, Julian Reyes, e si è scusato con il pubblico, parlando di un «grave errore».
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ASPIRAZIONI REPUBBLICANE - La protesta del Mestalla nasce da una connotazione autonomista e indipendentista, forte in Catalogna come nei Paesi Baschi, ma anche repubblicana. Già il mese scorso Juan Carlos e Sofia erano stati accolti da decine di bandiere della II Repubblica - soffocata nel sangue dal dittatore Francisco Franco nella Guerra Civile del 1936-39 - durante una visita nelle Asturie. Contestazioni repubblicane si sono verificate più volte anche in Catalogna e nelle Baleari. Ma nelle ultime settimane si è schierato per un ritorno alla repubblica anche il Partito comunista spagnolo (Pce), che ha denunciato gli accordi di transizione del dopo Franco che avevano confermato la scelta di Juan Carlos come proprio successore fatta dallo stesso Franco, e ha chiesto un referendum. Oggi il partito repubblicano catalano Erc, al governo a Barcellona, ha detto che «la monarchia è aliena alla democrazia». La vicepremier socialista Maria Teresa Fernandez de la Vega ha replicato che la monarchia «è una delle istituzioni più stimate dagli spagnoli». La popolarità personale del re in effetti è alta e gli spagnoli si dichiarano in maggioranza "juancarlisti", ma non mancano gli interrogativi sull'assetto istituzionale del paese nel dopo Juan Carlos.
14 maggio 2009

Articolo tratto da corriere.it
Foto tratta da www.adunatabassano2008.it

mercoledì, marzo 4

ADES BASTA!!!


La classifica senza errori arbitrali?«Milan primo, Inter quarta»
La graduatoria calcolata dall'Osservatorio: «Fiorentina seconda davanti alla Juve»
(Inside foto)ROMA - La classifica di serie A senza errori arbitrali? In testa ci sarebbe il Milan. Al secondo posto, un po' a sorpresa, la Fiorentina. Poi la Juventus e infine, solo quarta, l'Inter di Mourinho. A stilare questa graduatoria virtuale, rilanciata dal sito di "Tuttosport", è stato l'Osservatorio sugli errori arbitrali. I CAMBIAMENTI - La classifica virtuale - discutibile come ogni azione rivista alla moviola (un esempio su tutti: il rigore concesso a Balotelli nella sfida contro la Roma, su cui i giudizi sono divisi) - cerca di fare un po' di chiarezza. Anche se, dopo l'attacco di Mourinho a Juve e Roma, potrebbe solo contribuire ad alimentare ulteriori polemiche. La ricerca sostiene infatti che senza «l'aiuto» degli arbitri l'Inter non sarebbe in testa alla classifica con 7 punti di vantaggio sulla Juve. A dire la verità non sarebbe nemmeno sul podio, perché i nerazzurri avrebbero 11 punti di meno e si troverebbero in quarta posizione a -4 dal Milan capolista. La Juve scenderebbe di un posto con 50 punti invece dei 53 reali. Seconda piazza per la Fiorentina, che avrebbe cinque punti di più. Curiosamente, la formazione che ha ricevuto più aiuti dopo l'Inter è il Chievo, che ha in classifica sei lunghezze in più di quelle che avrebbe meritato.GLI ERRORI - Nelle 260 partite finora disputate in serie A, l'Osservatorio ha registrato 163 errori arbitrali che hanno spostato 171 punti, con una media di 6,6 per giornata di gara. Dei 163 errori arbitrali in situazione da gol/non gol che sono stati rilevati, 20 riguardano l'Inter, contro una media di 7,5 per le altre squadre (+266%). Di questi 20 errori, 15 sono andati a suo favore, producendo 6 modifiche del risultato con guadagno di punti, e 5 contro, causando in un caso perdita di punti. La somma algebrica delle due situazioni ha generato gli 11 punti in meno dell'Inter nella classifica virtuale.Questa, nel dettaglio, la classifica virtuale1ª: Milan 53 (+5) 2ª: Fiorentina 51 (+5) 3ª: Juventus 50 (-3) 4ª: Inter 49 (-11) 5ª: Genoa 46 (+1) 6ª: Roma 45 (+1) 7ª: Cagliari 40 (+2) 8ª: Udinese 40 (+6) 9ª: Palermo 39 (+3) 10ª: Napoli 39 (+4) 11ª: Lazio 39 (+1) 12ª: Sampdoria 36 (+4) 13ª: Atalanta 35 (-1) 14ª: Catania 33 (=) 15ª: Siena 31 (+3) 16ª: Torino 24 (=) 17ª: Bologna 23 (=) 18ª: Reggina 23 (+5) 19ª: Lecce 18 (-4) 20ª: Chievo 17 (-6)
04 marzo 2009
FONTE WWW.CORRIERE.IT

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Milano, Insubria
Per l'identita' e la storia di uno dei clubs piu' antichi della Padania!!