All’indomani degli scontri che hanno portato alla sospensione della partita Serbia-Albania,
dopo la comparsa di un drone con la bandiera della Grande Albania, la
Uefa ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza su quanto accaduto a
Belgrado. Il massimo organismo del calcio europeo fa sapere che il
procedimento disciplinare nei confronti della Fedecalcio serba riguarda
il lancio di bengala e fumogeni, l’invasione di campo dei suoi tifosi e
l’insufficiente organizzazione, mentre nei confronti degli albanesi
per essersi rifiutati di giocare e l’esposizione di uno striscione
illecito. Nelle motivazioni dell’apertura dell’inchiesta non si fa mai
riferimento però al drone, la cui comparsa ha scatenato il tutto. Il
caso verrà esaminato dall’Organo di Controllo, Etica e Disciplina Uefa
il 23 ottobre e le due squadre rischiano una stangata.Quanto
accaduto nel match valido per la qualificazione a Euro 2016 è diventato
subito un caso politico e non si placano scambi di accuse e polemiche.
Sulle vicenda è intervenuto il presidente dell’Uefa, Michel Platini che
si è detto «profondamente rattristato». «Il calcio dovrebbe unire i
popoli e le nostre partite non dovrebbero essere in alcun modo mischiate
con la politica. Le scene di Belgrado sono imperdonabili» ha scritto su
Twitter il portavoce delal Uefa, Pedro Pinto. D’accordo con Platini
anche il presidente della Fifa, Joseph Blatter. « Il calcio non dovrebbe
mai essere usato per emettere messaggi politici - ha scritto su Twitter
- - Condanno con forza quanto è accaduto a Belgrado».Sugli
scontri di Belgrado è intervenuta anche l’Unione Europea. «La politica
non sia guidata dalle provocazioni da stadio, e per questo evidenziamo
l’importanza della cooperazione regionale e la prevista visita del
premier Edi Rama in Serbia dei prossimi giorni», ha detto Maja
Kocijancic,portavoce dell’Alto rappresentante Ue Catherine Ashton.Mercoledì
il capitano dell’Albania e difensore della Lazio, Lorik Cana è
rientrato nel pomeriggio a Formello. Il calciatore, coinvolto negli
scontri di Belgrado, si è presentato nel centro sportivo biancoceleste
con una vistosa fasciatura al ginocchio destro per coprire una ferita
rimediata. Cana ha poi aggiunto. «Ill peggio è stato che alcuni di noi,
me compreso, sono stati aggrediti anche dagli steward che avrebbero
dovuto garantire la nostra sicurezza. Quando abbiamo visto che anche gli
steward ci picchiavano, ci siamo detti: questo non è normale». E il
portiere dell’Albania e della Lazio Etrit Berisha ha aggiunto:
«L’atmosfera era quella di una guerra. Prima della partita sapevamo che
tutta la nazione ci stava seguendo per questo incontro importantissimo.
Abbiamo combattuto per loro». E anche sugli spalti la situazione era
piuttosto complicata come ha racconta il ds della Lazio, Igli Tare, che
era in tribuna a Belgrado. «Mi dispiace, è successo di tutto: tanta
gente in tribuna minacciava, ma altrettanta ci ha difeso con dignità.
Non mi piace fare il politico, sono un ambasciatore del mio Paese. Dico
solo che non dobbiamo guardare indietro ma avanti»Sul
fronte serbo il giocatore della Fiorentina, Nenad Tomovic ha invece
spiegato: «Il mio unico intento era quello di riportare la calma. Quello
che è successo ieri è assolutamente deprecabile -ha detto-. Noi
giocatori in panchina ci siamo accorti subito che, se la bandiera non
fosse stata portata via rapidamente da qualcuno, molto probabilmente ci
sarebbe stata un’invasione dei nostri tifosi per farla sparire, per
questo ci siamo precipitati in campo. In ogni caso il mio unico intento
era quello di riportare la calma ed insieme ad alcuni miei compagni
abbiamo anche aiutato qualche giocatore dell’Albania a rientrare negli
spogliatoi» ha aggiunto Tomovic.Siamo alle solite vediamo chi provoca è chi è il provocato ovvero vediamo chi dei 2 ha meno cervello...il resto lo lascio a voi!!!!!
GRUPPO ORGANIZZATO DI TIFOSI PADANI ROSSONERI -
L'APPUNTAMENTO E' A TUTTE LE GARE DEL MILAN AL MEAZZA IN CURVA NORD!!!
giovedì, ottobre 16
martedì, agosto 26
Borini?magari!
Un atleta sottovalutato che il Milan sta in queste ore vagliando e' lui senza dubbio Fabio Borini giocatore classe 91 centravanti alla Pippo Inzaghi e cosa assai gradita Padano!!!
Incrociamo le dita e speriamo che venga fatta una scelta di buon senso economicamente è proiettata verso il futuro.Milan, basta con il mercato delle vecchie glorie!!!
Una cosa ormai sembra chiara a tutti: arrivati a questo punto della
stagione, parlare di mercato rischia di essere un esercizio di stile
inutile, a tratti perfino controproducente e dannoso. Passiamo
giornate intere a fare congetture, analizzare scenari, ipotizzare
soluzioni, mentre dai piani alti di via Aldo Rossi, o meglio, dal bagno
Roma di Levante a Forte dei Marmi, continuano a cambiare le carte in
tavola e a dipingere nuovi orizzonti per il futuro rossonero. Ecco
perchè forse è arrivato il momento di attendere i movimenti ufficiali
del Milan sul mercato prima di lasciarsi andare a bilanci e consuntivi. Qualche
considerazione su quanto successo finora però possiamo concedercela e
perché no, anche una piccola indicazione per il futuro. Partiamo da
Balotelli, protagonista del terremoto che ha sconvolto la tiepida quiete
agostana del tifoso milanista. Il fatto che Super Mario abbia salutato
tutti e sia tornato nella perfida terra d'Albione, dove forse saranno
più accondiscendenti nei confronti dei suoi imprevedibili sbalzi
d'umore, non ha turbato granché i tifosi del diavolo. Malgrado un
bottino tutt'altro che disprezzabile in un anno e mezzo di vita
milanista, Balotelli non è mai riuscito a fare veramente breccia nei
cuori rossoneri, complice un atteggiamento indolente e spesso irritante
che ha coperto come un velo di polvere i suoi 30 gol complessivi in 54
partite. Quello su cui ci si interroga è il prezzo a cui è stato
ceduto l'attaccante al Liverpool. Va bene che il Milan ha ottenuto una
plusvalenza di 4 milioni, va bene che non c'è mai stata la fila alla
porta di Galliani per acquistarlo, ma 20 milioni per un centravanti di
24 anni, visti i prezzi di mercato in giro per l'Europa sembrano davvero
pochini. Balotelli è stato valutato quanto un terzino di fascia media,
quanto il Chelsea ha pagato Filipe Luis, il Barcellona Mathieu, il
Manchester United Rojo. Se poi guardiamo le richieste che altre squadre
fanno per i loro centravanti (Jackson Martinez, Destro etc. etc.) ecco
che partono quotazioni dai 30 milioni in su. Si potrebbe obiettare
che Balotelli forse ha perso l'appeal che aveva fino a qualche tempo fa,
ma allora perchè il Liverpool gli ha riconosciuto un contratto da top
player, da 6 milioni di euro a stagione? Qualcosa non mi torna. Capitolo
sostituti. I nomi che si leggono accostati al Milan nelle ultime ore
stanno catapultando i tifosi rossoneri sulle montagne russe delle
emozioni. Si passa in fretta dall'espressione estatica del sogno ad
occhi aperti, quando si legge di Jackson Martinez, Destro o addirittura
Radamel Falcao, allo sguardo sbigottito e disperato, ove si ipotizza un
futuro in rossonero per i brasiliani Fred, Jo e Damiao, ma anche per il
quasi ex Samuel Eto'o ed il gran favorito delle ultime ore, il decadente
Fernando Torres, detto "El Nino", misera controfigura del centravanti
che segnava valanghe di gol quando era al Liverpool, ormai una vita fa. L'altro
giorno un importante quotidiano sportivo titolava «6 da Milan»,
elencando i nomi dei possibili nuovi centravanti rossoneri. E lì è
scattata la domanda da un milione di dollari: ma cosa significa oggi
"essere un giocatore da Milan"? Se volessimo attenerci fedelmente
alla sfilza di calciatori presi da Galliani nelle ultime sessioni di
mercato (Birsa, Bojan, Constant, Didac Vilà, Essien, Gabriel, Honda,
Matri, Mesbah, Mexes, Muntari, Niang, Nocerino, Poli, Rami, Salomon,
Saponara, Silvestre, Taarabt, Taiwo, Vergara, Zaccardo, Zapata, solo per
citarne alcuni), il ritratto del "giocatore da Milan" sarebbe
sconfortante. Ma la gloriosa storia rossonera ci ricorda che il Milan è
altro, magari anche guardando chi siede in panchina oggi, quella
leggenda dell'area di rigore che risponde al nome di Filippo Inzaghi. Allora
forse sarebbe il caso di ridisegnare l'identikit ideale del giocatore
da Milan: giovane, possibilmente italiano, di grandi prospettive, da
prendere magari grazie a favorevoli congiunture di mercato. Con queste
caratteristiche io vedrei bene Destro, Rabiot, van Ginkel, Lestienne,
probabilmente anche Cerci e Jackson Martinez. Tutto il resto, vecchie
glorie, ex-calciatori superstipendiati, figurine sbiadite, nomi
altisonanti del tempo che fu, ecco, lasciamoli andare in pensione
comodamente a casa loro.
lunedì, luglio 28
Inzaghi.....dall'entusiasmo alla maliconia...un'altro anno di limbo??
Nelle prime uscite di pre-campionato, cinque compreso il test in
famiglia a Milanello, Inzaghi ha utilizzato tutti i giocatori a sua
disposizione. Osservando infatti la rosa rossonera sul sito ufficiale,
sono stati utilizzati tutti i calciatori a parte Montolivo
(infortunato), Zapata e de Jong (ancora in vacanza). Si tratta di 26
giocatori complessivi, a cui vanno aggiunti i vari Primavera schierati,
come Piccinocchi. Peccato che i risultati escluso le prime due gare con le provinciali siano tutti contro il mister un 3-0 alla prima amichevole con l'Olympiakos ed un rotondo 5-1 contro un Manchester City senza neppure la rosa al completo!! Noi siamo amareggiati per il mister, vogliamo bruciarci anche lui??..La Nostra Amata bandiera?!!..Bene io dico che chi non può permettersi più di gestire questa squadra è meglio che la venda per amore della sua storia e della sua tifoseria...sicuramente holdings più remunerate non esiteranno a fare un'offerta equa per entrare in possesso di un pezzo di storia del Football mondiale!!!..sinceramente...siamo stanchi.....
martedì, maggio 6
Presentazione ufficiale della prima e della terza maglia da parte della società!!!
Il Milan presenta ufficialmente le nuove maglie 2014-2015:
per la precisione, sono stati tolti i veli alla prima e alla terza
divisa, che saranno indossate nelle ultime due giornate di campionato,
così come avviene ormai da qualche stagione. A produrre le casacche del
Milan è ancora una volta Adidas, che anche quest’anno ha deciso di
apportare, in collaborazione con il reparto marketing del Milan,
importanti innovazioni al materiale tecnico. Domenica prossima, durante Atalanta - Milan,
anticipo della 37a giornata di Serie A in programma alle 12.30, i
rossoneri scenderanno in campo con la terza maglia: si tratta di una novità assoluta che rappresenta un omaggio al Brasile, nazione che ha dato tanti
campioni al Milan in questi anni e che, tra l’altro, ospiterà i Mondiali
di calcio tra poche settimane. Di colore giallo con richiami verdi, la
nuova terza maglia del Milan non poteva che scegliere come testimonial
Kakà, Robinho e il giovane portiere brasiliano Gabriel. Tra i dettagli
della divisa, gli inserti rossoneri sulle maniche e sulle spalle: i
pantaloncini sono verdi con le classiche tre strisce bianche dello
sponsor tecnico. Domenica 18 maggio, invece, in occasione della gara casalinga contro il Sassuolo, il Milan scenderà in campo con la nuova prima maglia 2014-2015:
come da tradizione, la divisa è rossonera, ma presenta un design
innovativo con le strisce in diverse tonalità di rosso e una larga banda
verticale nera al centro. Al posto del classico logo societario del
Milan, ci sarà la Croce di San Giorgio, storico Stemma della città di
Milano. I pantaloncini della prima divisa saranno bianchi con strisce
rosse, mentre quanto a nomi e numeri dei calciatori, saranno scritti in
Milan Type su tutte le divise. Si tratta del nuovo font ufficiale ideato
dal club rossonero e che sarà usato su tutto il materiale ufficiale del
‘Diavolo’. Sinceramente noi siamo per il mantenimento dello "stile" con la "S" maiuscola e della "Tradizione", quindi diremo semplicemente che la prima maglia ci lascia al quanto perplessi come suddivisione delle strisce; la terza invece la preferiamo ovviamente a quell'obrobrio color oro usato quest'anno!!
mercoledì, aprile 2
Nuovi adesivi Milan versione "Old Style" inizi secolo scorso!!
Ci preme sottolineare che; essendo noi un Milan club che ha a cuore la storia della squadra e la sua radicalizzazione sul territorio, si è voluto quì ricordare il Milan F.C.C. 1899 di inizi secolo scorso con due adesivi; uno rappresentante una bandiera che è la simbiosi tra quella dei padri fondatori ovvero la Union Jack degli inglesi kilpin ed Edwards e la bandiera di Milano, l'altro che e' uno striscione che riporta lo "slogan" dell'origine dei nostri colori sociali, ovvero:"Rosso come l'inferno e Nero come la paura che incuteremo ai nostri avversari". La tradizione è tutto per la prima squadra della Lombardia!!
giovedì, marzo 27
Enoch Balotelli per la Padania
Mario Balotelli attende la chiamata di Prandelli per i Mondiali di
giugno e anche suo fratello Enoch Barwuah potrebbe partecipare a una
Coppa del Mondo. Non però con la maglia dell'Italia, bensì con quella
della Padania. L'indiscrezione arriva dal 'Qn Giorno', secondo cui il fratello minore
di 'SuperMario', che milita nel Vallecamonica in Eccellenza, potrebbe
far parte della spedizione in Lapponia della plurivittoriosa Nazionale
padana: i biancoverdi, infatti, hanno già vinto tre edizioni della Coppa
del mondo VIVA, competizione aperta alle selezioni tesserate Conifa
(Confederation of Independent Football Associations).
lunedì, marzo 24
OT doverosissimo - Veneto Indipendente
Complimenti ai fratelli veneti che in un periodo complesso come quello che stiamo attraversando ora non hanno avuto alcun dubbio su quale fosse la strada: Indipendenza.
Con l'indipendenza dei nostri popoli padani si risolverebbero tutti i nostri problemi e troveremmo come sempre spazio e tempo per contribuire a risolvere anche quelli degli altri.
E' nostro auspicio che uno ad uno tutti i popoli padani trovino la loro Libertà, con le buone naturalmente, e che un giorno sì aggreghino in un progetto di nuovo stato moderno chiamato Padania.
sabato, marzo 15
Solidarietà con la Curva Sud Milano: ADESSO BASTA!!!
Vogliamo esprimere la più profonda solidarità su quello che da tempo sta diventando il NOSTRO AMATO Milan FootBall and Cricket Club 1899, per questo riportiamo qui sotto in calce le esatte parole di quello che è un dissapore comune nei confronti della dirigenza e di alcuni giocatori della NS rosa:
IL Direttivo Curva Sud Milano
A seguito dell’ennesima delusione derivante da questa travagliata stagione,
e dopo aver accennato una protesta già a dicembre, ora abbiamo deciso che la
pazienza è finita e abbiamo individuato quelli che, secondo il nostro parere di
tifosi innamorati, sono i punti cruciali che portano il nostro Milan a questa
pessima situazione.
Torniamo per un attimo all'estate
scorsa, e in particolar modo al momento della qualificazione alla fase a gironi
della Champions League. A pochi giorni dalla fine del mercato, esponevamo i
nostri dubbi e proponevamo alcuni "suggerimenti" alla Società sul da
farsi per rinforzare la squadra. Esponevamo in quella occasione uno striscione
in cui chiedevamo alla Società di intervenire sulla difesa e sul centrocampo e
di evitare l’acquisto, evidentemente inutile, di Matri.
La risposta del dott. Galliani ai microfoni delle TV era stata trasparente e
inequivocabile: non sono i tifosi a fare mercato e chi protesta è solo una
piccola minoranza. A oggi i fatti parlano chiaro, Matri
a gennaio è stato ceduto per la sua inutilità, e ancora più inutili movimenti
di mercato sono stati fatti (male) su difesa e centrocampo. La storia del Milan
è sempre stata costellata di grandi campioni e budget smisurati in termini di
mercato, e per certi personaggi era una pacchia portare a casa i
"fenomeni". Oggi invece la storia è cambiata e la ristrettezza
economica ha portato a un mercato fatto di pochi fondi... palesemente mal
gestiti. Ci chiediamo, per esempio, come sia stato possibile mandare via Ambrosini che, oltre a essere il capitano, era una voce
forte nello spogliatoio; e ancora di più ci chiediamo come sia stato possibile
svincolare Pirlo per non concedergli un triennale alle sue condizioni... a
fronte poi di un ingaggio oneroso come quello di Honda due anni dopo. Troppi
mezzi giocatori spacciati per campioni, troppi giocatori finiti che vengono
portati al Milan solo perché hanno un nome in grado di quietare la piazza. Oggi
i risultati di questa politica scellerata sono davanti agli occhi di tutti, il
Milan naviga a 37 punti dalla prima in classifica ed è fuori da tutto! Bene,
siccome qualcuno si è preso tempo fa la responsabilità di zittirci, si prenda
ora la responsabilità di questa disfatta e si faccia da parte. Forse che l’ondata
di novità portata dall’ingresso di Barbara Berlusconi al Milan ha fatto tremare
qualcuno? Qualcuno che invece di creare una rete di osservatori e un settore
giovanile all’altezza era impegnato a fare affari con i soliti procuratori che
ormai sembrano di casa in questa Società? La risposta a tutti i mali, dal 2007
a oggi, è sempre stata una: “Siamo il Club più titolato al mondo”. E dietro a
questa risposta si giustificavano insuccessi e cessioni eccellenti, si
costruivano squadre fatte di giocatori strapagati malgrado il dubbio valore, si
faceva beffa di chi per questi insuccessi soffriva davvero, i tifosi del Milan.
Veniamo ora alla squadra, composta da pochi seri professionisti, attorniati da
una schiera di strapagati inutili giocatori, che hanno come primo pensiero
quello di mettere foto da idioti sui social network e di prenotare un tavolo
per la bella serata in discoteca. Simili sterili personaggi, che si sentono
forse grandi campioni, ma che in campo poi dimostrano di valere poco o nulla, è
il caso che decidano di cambiare aria, e di lasciare con un minimo di dignità
questa squadra. I rimproveri evidentemente non sono serviti e l’ambiente è
ormai saturo. Siamo stufi delle prese per il culo di ragazzini viziati e pseudo
campioni. Prendessero esempio da veri professionisti come Montolivo,
Bonera, Abbiati, Kakà, Abate, De Sciglio, De Jong, Poli, Pazzini, per citarne
alcuni. Auspichiamo che il nuovo Mister Seedorf
prenda seri provvedimenti contro questi elementi che non hanno più alcuna
giustificazione. Aspettiamo tutto il popolo rossonero davanti all’entrata dei
Box domenica prima di Milan-Parma per esprimere tutti
insieme il nostro dissenso. Sono anni che sentiamo lamentele, ora anche voi
dimostrate di amare davvero questa squadra e affiancateci in questa giornata di
protesta!IL Direttivo Curva Sud Milano
mercoledì, marzo 5
OFF TOPIC: Bretagna Libera, No ad un accordo con Marie Le Pen sull'immigrazione!!
Situata nella regione dell’antica Armorica, resa famosa anche da un celebre fumetto incentrato sulle avventure degli abitanti di un villaggio resistente sempre e comunque all’oppressione straniera,
la Bretagna ha una lunga storia che va ben al di là della parodia o di
qualsiasi rivendicazione pseudostorica politicante basata su ampolle ed
elmetti incornati. I bretoni sono discendenti da popolazioni celtiche stanziatisi nel nord-ovest dell’odierna Francia; come popolo detengono lo status riconosciuto a livello internazionale, nella lista UNHCR,
di minoranza etnica con una propria separata autoctona identità, la
quale si collega per storie e tradizioni a quelle di altre nazioni
celtiche (irlandese, gallese e scozzese in particolare) d’Oltremanica. Formalmente tale popolo non cerca alcuna forma di indipendenza politica da Parigi
(la quale ovviamente reputa la Bretagna parte del territorio della
Repubblica francese) ma solo una riunificazione dei territori bretoni
oggi divisi a livello amministrativo (l’attuale regione amministrativa
della Bretagna contiene solo quattro delle cinque province
dipartimentali storiche, per un totale parziale di 3 milioni di
abitanti, un milione di bretoni si trova invece nella provincia di
Loire-Atlantique, assieme alla città di Nantes, un tempo capitale della
Bretagna, divenuta in seguito parte della regione Pays de la Loire). A fianco delle richieste politiche autonomiste si è nel tempo
sviluppato un proprio nazionalismo di carattere culturale e linguistico
legato alla difesa del bretone e del gallico quali lingue identitarie. La riscoperta del bretone avvenne dopo le rivolte studentesche di Parigi nel 1968,
tale lingua venne vista come un emblema di libertà e di contestazione
all’autorità politica francese dell’epoca, favorendo una vera e propria
“moda bretone” sia nella regione che a livello internazionale,
con un boom economico locale ruotante attorno alla musica, alla danza,
ai libri, alla lingua (con dizionari e corsi per adulti) e al turismo. Nonostante ciò, il presidente gaullista francese Georges Pompidou dichiarò: «in una repubblica francese confrontata al mondo, non c’è posto per la lingua bretone». L’organizzazione indipendente scolastica Diwan, fondata nel 1977, ha comunque avviato l’insegnamento del bretone dal livello di istruzione della scuola materna. Sotto la presidenza di Valery Giscard d’Estaing venne offerto alla
Bretagna il privilegio di comporre una rappresentazione culturale nel
seno del Consiglio culturale bretone e dell’Istituto culturale bretone.
Nel 1981 il governo francese ha approvato la creazione di un corso di
laurea in bretone presso l’Université de Haute Bretagne, e nel 1985
di un certificato di formazione degli insegnanti (CAPES) per tale
lingua. Nel 1999 è stato istituito in Bretagna l’ufficio Langue de la
Bretonne / Ofis ar Brezhoneg, per promuovere l’uso della lingua e per
fornire nuove parole e condurre una ricerca sugli sviluppi moderni di
tale idioma. A partire dal 1960 vi fu anche la ripresa del nazionalismo politico bretone, il separatista Front de Libération de la Bretagne (FLB) fu istituito
nel 1963 assieme a vari altri gruppi promuovendo anche azioni violente
per la secessione dalla Francia e il ripristino del Ducato. Dal 1960 al
2000 più di 200 atti violenti sono da attribuirsi principalmente all’Armée Révolutionnaire Bretonne (ARB),
una organizzazione terroristica fuorilegge in parte formata da ex
attivisti FLB. Tali attività terroristiche in genere non indirizzate a
colpire persone sono state registrate sino a pochi anni fa, provocando
comunque anche alcuni morti: due attivisti ARB sono morti mentre
preparavano un ordigno, una cameriera è morta a causa di un attacco a un
fast food nel 2000 (6 degli 11 imputati sono stati condannati a pene
detentive nel 2004: 4 di loro sono stati considerati come terroristi, e
2 erano collegati ad un’altra organizzazione separatista ed
anti-capitalista, Emgann, fondata nel 1982). La storia dei bretoni è quella di un popolo e di un
territorio che in passato hanno perso la loro indipendenza, libertà e
dignità venendo umiliati nel processo d’integrazione voluto
dalle autorità politiche centrali francesi, non solo durante l’Ancient
regime ma sopratutto a seguito dell’instaurazione delle varie
repubbliche di Francia (fondate sul tricolore e sul retorico quanto
ambiguo richiamo alla “fraternità, libertà ed uguaglianza”). Percui diciamo NO ad un accordo con Marie LePen, leader del Front Nacional Francaise, che considera tutti gli autonomisti (quindi non solo i Bretoni, ma anche i Baschi ed i Catalani francesi) come feccia da schiacciare ed integrare nel piu' grande progetto di Francia Unita!!!
giovedì, gennaio 16
Milan, con Seedorf si apre un nuovo ciclo.....ma fino a quando?!?
"Sono tornato, anche se in realtà non sono mai
andato via. L'intenzione è aprire un nuovo ciclo vincente. Il presidente
aveva previsto tutto due anni fa". Parole di chi sa cosa vuol dire
vincere, di chi in carriera ha sempre alzato trofei al cielo. Clarence
Seedorf, nuovo allenatore del Milan, si è presentato così alla stampa
italiana ieri pomeriggio. Dopo l'esonero di Allegri in casa Milan c'è
voglia di cambiare registro e servivano parole chiare, tese a rialzare
l'entusiasmo di un ambiente depresso dai risultati e dalle ultime scelte
poco felici anche in sede di mercato.
Seedorf prima di accettare ha voluto tutte le garanzie del caso, le telefonate e gli incontri con il presidente Berlusconi sono serviti a chiarire alcuni punti, come quello del mercato. Se il Milan vuole riaprire un nuovo ciclo con un allenatore ambizioso, deve tornare ad investire. Berlusconi da tempo voleva l'olandese in panchina, e per questo non ha mai digerito Allegri, questione di mentalità e propositi. Seedorf non avrà l'esperienza di un veterano ma l'atteggiamento in campo e negli spogliatoi, e il supporto di gente navigata ( secondo noi a ragion veduta) come Tassotti, almeno fino a giugno, potrebbe fare la differenza.
Il presidente due anni fa, al momento dell'addio di Seedorf da giocatore, gli aveva promesso la panchina a fine ciclo Allegri. I tempi sono stati accorciati dall'esonero ed ora il fatidico momento è arrivato. Questo però è un altro Milan, un'altra società. Molte cose sono cambiate, a cominciare dalle finanze, dal modo di investire e affrontare le scelte di mercato. L'ingresso di Barbara Berlusconi è un chiaro segnale di spaccatura con il passato, proprio lei che ha spinto per chiudere l'avventura del mister toscano e aprire quella dell'olandese. Il Milan però può avere una reazione d'orgoglio e voltare pagina. C'è quasi l'obbligo di mettere la freccia e superare uno dei momenti più bui e tristi dell'era Berlusconi......il solo e l'unico problema è, che il Milan non è Mediaset e secondo noi non si cambiano i vertici societari senza avere dei contraccolpi: sia a livello di immagine che di esperienza perchè a scovare e contrattare i giocatori; vogliamo vedere chi ci andrà: se la "ragazzina di Arcore" o un uomo che in 27 anni ha fatto la fortuna della nostra amata società e che negli ultimi 10 è praticamente stato l'anima del Milan...si si vogliamo proprio vedere come andrà a finire questa triste telenovela, con un nuovo allenatore che non lo è mai stato e non ha mai fatto neppure la: onesta, sudata, ma giusta "gavetta" come tutti i migliori trainer, partendo da serie cadette!!!
Seedorf prima di accettare ha voluto tutte le garanzie del caso, le telefonate e gli incontri con il presidente Berlusconi sono serviti a chiarire alcuni punti, come quello del mercato. Se il Milan vuole riaprire un nuovo ciclo con un allenatore ambizioso, deve tornare ad investire. Berlusconi da tempo voleva l'olandese in panchina, e per questo non ha mai digerito Allegri, questione di mentalità e propositi. Seedorf non avrà l'esperienza di un veterano ma l'atteggiamento in campo e negli spogliatoi, e il supporto di gente navigata ( secondo noi a ragion veduta) come Tassotti, almeno fino a giugno, potrebbe fare la differenza.
Il presidente due anni fa, al momento dell'addio di Seedorf da giocatore, gli aveva promesso la panchina a fine ciclo Allegri. I tempi sono stati accorciati dall'esonero ed ora il fatidico momento è arrivato. Questo però è un altro Milan, un'altra società. Molte cose sono cambiate, a cominciare dalle finanze, dal modo di investire e affrontare le scelte di mercato. L'ingresso di Barbara Berlusconi è un chiaro segnale di spaccatura con il passato, proprio lei che ha spinto per chiudere l'avventura del mister toscano e aprire quella dell'olandese. Il Milan però può avere una reazione d'orgoglio e voltare pagina. C'è quasi l'obbligo di mettere la freccia e superare uno dei momenti più bui e tristi dell'era Berlusconi......il solo e l'unico problema è, che il Milan non è Mediaset e secondo noi non si cambiano i vertici societari senza avere dei contraccolpi: sia a livello di immagine che di esperienza perchè a scovare e contrattare i giocatori; vogliamo vedere chi ci andrà: se la "ragazzina di Arcore" o un uomo che in 27 anni ha fatto la fortuna della nostra amata società e che negli ultimi 10 è praticamente stato l'anima del Milan...si si vogliamo proprio vedere come andrà a finire questa triste telenovela, con un nuovo allenatore che non lo è mai stato e non ha mai fatto neppure la: onesta, sudata, ma giusta "gavetta" come tutti i migliori trainer, partendo da serie cadette!!!
lunedì, gennaio 13
Allegri esonerato, Tassotti fino a mercoledì poi Seedorf....NON CI SONO PAROLE!!!!
Mauro Tassotti resterà sulla panchina del Milan fino a mercoledì sera,
data della sfida di Coppa Italia che i rossoneri giocheranno contro lo
Spezia. Da giovedì, invece, sarà pronto ad arrivare a Milanello Clarence
Seedorf. Questo l'ultimo aggiornamento di Sky Sport. Sinceramente non sappiamo se rallegrarci o se piangere......e se sbaglierà anche lui quanto durera'???...e quanto durerà Galliani al Milan??...ma chi cavolo comanda qui?!?!!....NON SE NE PUO' PIU'....SIAMO RIDICOLI!!!!
mercoledì, gennaio 8
Il sogno di Keisuke Honda si è avverato e noi diamo per adesso un caloroso benvenuto!!!
Tutto il Milan ha voluto salutare Honda con un testo
in italiano che ha fatto da accompagnamento alla clip d'apertura della
conferenza stampa di Keisuke Honda oggi a San Siro: "Modestia, ecco ciò che s'insegna ai giapponesi sin dalla tenera età. Ora però vogliate accettare un invito nel mondo di Keisuke Honda ,il
Principe di Osaka, membro d'una nuova genìa di giapponesi, non
necessariamente meno educati o compìti di chi li ha preceduti, ma
decisamente più audaci. Keisuke era ancora nella sua città natale di Settsu nella Prefettura di
Osaka, quando il suo insegnante di scuola elementare gli chiese di
redigere un tema il cui soggetto concernesse i suoi obiettivi futuri. State a sentire il titolo: Watashi no yume ga = Il sogno, il mio sogno.
"Voglio diventare il più grande giocatore di calcio del mondo e quando lo avrò ottenuto divenire ricchissimo per poter aiutare la mia famiglia.Giocherò la mia Coppa del Mondo e poi raggiungerò la Serie A italiana ed indosserò la A.C. Milan no juban, la maglia numero dieci del Milan."
Ah, quasi dimenticavo di dirvi che nel suo componimento ai tempi delle elementari Keisuke ha aggiunto anche che dopo aver vestito la 10 del Milan porterà il Giappone alla Finale Mondiale dove incontrerà il Brasile ottenendo il risultato finale, 2.1 per il Giappone. Devo anche aggiungere chi è destinato a segnare il goal vittoria?.....No?.....Immaginavo!!!
"Voglio diventare il più grande giocatore di calcio del mondo e quando lo avrò ottenuto divenire ricchissimo per poter aiutare la mia famiglia.Giocherò la mia Coppa del Mondo e poi raggiungerò la Serie A italiana ed indosserò la A.C. Milan no juban, la maglia numero dieci del Milan."
Ah, quasi dimenticavo di dirvi che nel suo componimento ai tempi delle elementari Keisuke ha aggiunto anche che dopo aver vestito la 10 del Milan porterà il Giappone alla Finale Mondiale dove incontrerà il Brasile ottenendo il risultato finale, 2.1 per il Giappone. Devo anche aggiungere chi è destinato a segnare il goal vittoria?.....No?.....Immaginavo!!!
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- diavolipadani
- Milano, Insubria
- Per l'identita' e la storia di uno dei clubs piu' antichi della Padania!!